“…Oggi il livello generale si è alzato notevolmente: ci sono migliaia di brillanti giovani violoncellisti che possiedono una tecnica ineccepibile, ma mancano quasi sempre di personalità. La tecnica è solo uno strumento che consente di esprimersi, e se un violoncellista è troppo impegnato a cercare la perfezione tecnica non riuscirà a trasmettere la cosa più importante, cioè il sentimento della musica. Per farlo è necessario leggere con attenzione lo spartito, ascoltare tutto il pezzo nel proprio orecchio interno usare l’immaginazione per cercare il suono adatto al sentimento della musica. I giovani musicisti devono sforzarsi di fare questo lavoro ‘silenzioso’, ancor prima di toccare lo strumento. Limitarsi a suonare in modo pulito e a gran velocità, o usare un suono molto bello come uno scopo in sé, è una tentazione che distoglie dalla comprensione dell’essenza della musica. Ogni giovane musicista dovrebbe capire tutto questo. Solo così potrà far emergere la sua personalità personale, cogliere lo spirito del compositore e comunicare il sentimento di un’opera, ricreandola come se la componesse lui stesso. In quel momento, sulla scena.”
Mstislav Leopol’dovič Rostropovic, La Repubblica, 27 maggio 2007